GRAVISSIME DISABILITÀ: SCONGIURATI I TAGLI DALLA REGIONE LAZIO PER PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNICATO STAMPA
ASSESSORE D’AMATO: «ENTRO VENERDÌ EMANEREMO UN DECRETO DI MODIFICA PER STRALCIARE L’ALTA INTENSITÀ ASSISTENZIALE»
Roma, 12 febbraio 2020
ROMA: La Regione Lazio scongiura i tagli all’assistenza domiciliare per tutti i pazienti in alta intensità. Lo comunica l’Assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato in un incontro formale richiesto da Viva la Vita onlus a cui hanno partecipato tutte le associazioni e rappresentanze coinvolte nel problema, direttori di area e consiglieri regionali.
«È stato commesso un grave errore, ed entro venerdì (14 febbraio) verrà emanato un decreto ad hoc per stralciare dall’attuale 525/19 l’alta intensità assistenziale» dichiara l’assessore, specificando inoltre che le assistenze già in essere, e le nuove che verranno, seguiranno il precedente iter senza nessuna modifica. Si è inoltre impegnato a formalizzare un tavolo di lavoro con le associazioni, raccogliendo le istanze e le criticità dei diretti interessati, per arrivare alla stesura di un nuovo percorso di assistenza domiciliare ad alta intensità efficace, condiviso e uniforme su tutto il territorio regionale. Ha promesso infine di studiare una soluzione per garantire la consegna a domicilio della nutrizione artificiale e dei materiali necessari alla gestione del malato, poiché attualmente le famiglie sono costrette a girare tra mille uffici per richiedere e ritirare la fornitura mensile di cui hanno bisogno.
Sul versante dell’assistenza sociale nel Comune di Roma, la direttrice regionale per l’inclusione sociale Ornella Guglielmino ha dichiarato che, considerati i pessimi risultati, è necessario ridefinire i criteri delle linee guida per l’accesso al fondo per le disabilità gravissime. Delle 2.920 richieste presentate al Comune di Roma, 790 persone con gravissima disabilità hanno da poco scoperto di avere un punteggio inferiore al limite di 50 e non vedranno alcun contributo per l’anno 2020. Tra questi molti malati di SLA che saranno costretti a licenziare la badante assunta con il fondo erogato fino a questo momento.
«Mentre la Regione ha ascoltato le diverse istanze del territorio impegnandosi nel trovare una soluzione condivisa, il Comune di Roma si è distinto per un silenzio assordante – dichiara Mauro Pichezzi, presidente di Viva la Vita onlus». L’associazione è subissata dalle richieste delle famiglie che chiedono un’azione forte contro il Comune di Roma che deve, necessariamente, dare una risposta!
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Simonetta Tortora
Ufficio Stampa Viva la Vita onlus