Dell’amore e del coraggio
NASCE IL PROGETTO ‘DELL’AMORE E DEL CORAGGIO’, VOLUTO DA PAOLO DI MODICA, A SOSTEGNO DELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI
Paolo Di Modica, amico di Viva la Vita onlus, è scomparso nel 2013 e da quel giorno la moglie Maria Di Pino continua la sua battaglia portando avanti un progetto a sostegno della ricerca sulle cellule staminali.
Paolo aveva anche un blog su Micromega, “Il musico impertinente”, ed era vicino al Fatto Quotidiano. Ed è del Fatto l’articolo riportato di seguito che lancia e sostiene l’iniziativa portata avanti da Maria.
Il progetto “Dell’amore e del coraggio” nasce da un’idea di Paolo Di Modica, il musicista professionista affetto da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), con l’obiettivo di supportare la ricerca sulle cellule staminali. Un lavoro prezioso in cui Paolo ha voluto raccontare storie d’amore e di coraggio, ricorrendo alla forma artistica del “melologo”, una forma parateatrale ibrida che nasce dalla fusione di parole e musica. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2013, a portare avanti la sua opera è sua moglie Maria Di Pino.
L’Editoriale Il Fatto si era già impegnato nel sostenere la raccolta fondi con lo stesso Paolo, la moglie Maria di Pino, la curatrice dell’iniziativa Beatrice Andolina e Serenetta Monti.
Una campagna di sensibilizzazione che servirà per finanziare due ricerche sull’applicazione di cellule staminali nella Sla seguite dalla dottoressa Letizia Mazzini (medico specialista in Neurologia responsabile del Centro Esperto “Sclerosi Laterale Amiotrofica” presso la Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara).
Chi era Paolo, il ricordo del Fatto Quotidiano
“Sapere che questo progetto oggi si sia compiuto sarebbe per Paolo – dichiara Maria Di Pino – un motivo d’orgoglio perché come sosteneva lui, che ha sempre coltivato la propria coscienza civica fino alla fine, “nonostante la malattia ti renda prigioniero in un corpo che non è tuo e ti privi in fondo della tua anima, solo il lucido esercizio del tuo pensiero ti permette di sentirti ancora vivo”. Oggi con la realizzazione di questo progetto a favore della ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica, grazie alla musica, si compie il più bel tributo possibile alla sua vita e al suo pensiero.
Una vita dedicata alla musica quella dell’artista, che le persone vicine a lui amano ricordare vulcanico e appassionato. Poi un giorno, a 42 anni, arriva la diagnosi che gli cambia la vita: “Sclerosi laterale amiotrofica”. Nemmeno davanti a una notizia così devastante il musicista perde la forza di lottare e alla notizia della dottoressa Mazzini, la quale gli manifesta da subito la difficoltà di reperire i fondi per contrastare questa malattia, decide di andare fino in fondo realizzando un progetto artistico che possa aiutare la ricerca.
È in onore della battaglia di Paolo Di Modica, e di tutti quelli che sono affetti da questa malattia, che l’Editore si è impegnato a divulgare e promuovere l’iniziativa a scopo benefico. La raccolta fondi destinata al finanziamento della ricerca è stata invece affidata all’associazione “Ursla Novara”.
Il progetto “Dell’amore e del coraggio” include due fiabe: ‘Il prode piccolo sarto’ e ‘L’Arpa nel bosco’ (una fiaba inedita scritta da Angela Amico), recitate rispettivamente da Elio e Ambra Angiolini. Il filo conduttore di queste fiabe è la forza che esiste all’interno di ognuno di noi, ma che fatica ad emergere perché troppo spesso bloccata dalla negatività. Le fiabe sono eseguite dai musicisti del teatro dell’Opera di Roma (‘Il prode piccolo sarto’) e da Paolo Di Modica insieme agli altri componenti del trio ‘Metamorphosis’ (‘L’arpa nel bosco’) in una registrazione eseguita in precedenza. Tra gli altri contributi anche una serie di foto che ritraggono Paolo e tutti gli amici che, ieri come oggi, sono impegnati nella realizzazione del progetto.
“Ad un certo punto mi sono come svegliato da un lungo sonno e ho capito di dover lottare, anche nella speranza che si trovi una nuova cura. E quindi eccomi qua… la vita è bella nonostante tutto“. Paolo Di Modica (tratto da unintervista al settimanale Left del 9/10/2010)
Promuovere e sostenere le iniziative di ricerca volte a sconfiggere la Sla è indispensabile per garantire migliori condizioni di vita dei soggetti affetti da questa malattia neurogenerativa. L’associazione Ursla è impegnata a sostenere iniziative di ricerca e di studio, sensibilizzando l’opinione pubblica nella conoscenza delle problematiche legate alla Sla.
Chiunque voglia sostenere la lotta contro questa malattia, aiutando i malati di Sla e le loro famiglie, può versare un contributo all’associazione URSLA Novara:
C/C: BANCO POPOLARE DI NOVARA
IBAN: IT63P0503410100000000025664
BIC: BAPPIT21A50
Il progetto di ricerca scientifica che verrà sostenuto tramite la raccolta fondi:
Avvio studio clinico fase II con Trapianto Cellule staminali neuronali fetali nella Sclerosi Laterale Amiotrofica
Responsabili: Prof. Angelo Vescovi e Dott.ssa Letizia Mazzini
Fonte: il Fatto Quotidiano.it
Per saperne di più:
–> link all’articolo completo con contributi video e di progetto